“Alla ricerca permanente di nuove espressioni, con la profonda convinzione che la condivisione dei valori artistici debba concretizzarsi in una produzione, oggi Andrea realizza vari eventi su commissione o personalmente concepiti, in cui l’espressione si coniuga sempre con gli spazi che la ospitano. Andrea Bastogi si muove in luoghi dell’immaginario a lui familiare in cui ogni inquadratura o selezione video musicale diventa narrazione, dove l’immagine come il suono, oltre l’esplicito, possa rivelare anche le sue pieghe più segrete e le sue ambiguità. Come fotografo, filmaker, vj, dj e performer, gioca con le tecnologie primarie o di ultima generazione come elemento di scavo, di sintesi e quindi di potenziamento poetico della proria libreria multimediale, sempre in evoluzione. Nel suo percorso si assapora l’etica creativa dell’Homo Faber. Le capacità manuali lo rendono un artista bio-tecnologico, colui cioè che usa il calore del gesto creativo per portare a fusione, verso un unico risultato espressivo, l’anima fredda del linguaggio tecnico con cui si esprimono le macchine di riproduzione dell’immagine e del suono.”
Renzo Boldrini
“Una principale qualità definisce il suo lavoro: "tutto ciò deve passare nella trasversalità, che vuol dire essere condiviso tra diverse persone, diverse geografie, diverse competenze, diverse arti". C’é un’altra condizione al suo lavoro, assoluta: che ci sia desiderio… “
Souâd Belhaddad
“Quando Andrea Bastogi si presenta per un concerto, c'è la garanzia che la sua esibizione sarà intensa, appassionata e sentita. Sarà il prodotto di una vita trascorsa ampliando la sua esperienza di ascolto in tutto il mondo, della sua sperimentazione ed esperienza come fotografo consumato che crea immagini che esprimono potentemente la condizione umana; sarà il risultato dell'acquisizione di una vasta gamma di abilità tecniche e manuali a causa della sua insistenza su un approccio pratico impeccabile alla sua arte. La sua transizione al video e alla proiezione gli consente di utilizzare immagini in movimento dinamiche, unite al suono in una fusione incredibilmente sensibile e intelligentemente profonda che lascia il suo pubblico alterato psichicamente con un senso di comunione e - buone vibrazioni. “
David Genovesi